Zynga e il gambling online a soldi veri

Zynga, nota azienda di San Francisco che sviluppa giochi per social network, ha reso noto l’intento di entrare ufficialmente nel mondo del gioco d’azzardo online. Al momento Zynga domina la scena dei cosiddetti social games grazie alla sua onnipresenza sul social network per eccellenza, Facebook, e al suo prodotto più famoso, Zyngapoker, piattaforma di poker in cui si può giocare però solo per divertimento, senza scommettere soldi veri.

Secondo Zynga, oltre 7 milioni di utenti si collegano ai suoi giochi ogni giorno, per un totale di 30 milioni di visite uniche al mese. L’azienda vuole ora fare un passo in più, e lanciarsi nel mondo del gioco d’azzardo che coinvolge anche le transazioni di denaro vero, incoraggiata anche da feedback estremamente positivi da parte dei propri utenti. Per tanto, al momento è in fase di valutazione di diverse offerte da parte dei principali operatori di gambling online.

Nel mese di ottobre 2011 Zynga aveva annunciato il lancio di Zynga Casino, in cui avrebbe raccolto tutti i propri giochi, inclusa la sua popolarissima punta di diamante, Zyngapoker. Uno dei punti di forza di Zynga Casino è che si può giocare direttamente online, senza bisogno di effettuare il download del casinò né installare software sul proprio computer.

Ma nonostante il suo primato, Zynga non è l’unica a fornire servizi di gaming su Facebook, senza contare che i portavoce del social network non hanno mai tenuto nascosto di non essere necessariamente interessati ad entrare nel mondo del gambling online a soldi veri, almeno per il momento.

Per mantenere il suo primato contro la concorrenza, Zynga avrebbe bisogno di stringere al più presto accordi con un importante operatore di gambling online, acquisendo così automaticamente anche la sua base di utenza. In questo modo entrerebbe facilmente sui mercati europei già regolamentati (per cui la maggior parte degli operatori principali hanno già o stanno per ottenere una licenza), e avrebbe la strada spianata per un eventuale ingresso nel mercato americano, se e quando questo verrà regolamentato.