USA: possibile aumento di siti illegali

Leggiamo su un sito australiano che le recenti restrizioni sul gambling online da parte del governo americano potrebbero far fiorire un nuovo tipo di “Mafia Cibernetica“. Con Kafatris di Centrebet conferma che la legge non avrà nessuno impatto sul territorio australiano ma gli effetti a livello internazionale potrebbero essere catastrofici. Nel nord america casino e poker gambling sono molto popolari ed il 99% degli operatori sono legali ma la nuova legge potrebbe far proliferare piccoli bookmakers “fai da te”.

“Il governo deve assicurarsi che gli scommettitori non decidano di continuare a giocare attraverso dei siti -undeground- in modo da non tornare indietro ai tempi della Mafia negli anni 40 e 50. La legge apre la porta a questo tipo di operazioni” aggiunge Kafatris “un altro obiettivo del governo amercano è quello di sgomberare il campo dagli operatori stranieri in modo da avere tutta la torta per sè una volta che il gambling online viene regolarizzato”.

Marie Mullally a capo della Nova Scotia Gaming Corporation in Canada è dello stesso parere:”la legge non fa nulla per proteggere i minori, l’unico modo per farlo è quello di regolarizzare il settore”.

Nel caso in cui i siti chiudano i battenti i cosiddetti compulsive gamblers (giocatori afflitti dal gioco compulsivo) troveranno altri modi per scommettere, anche illegali” ha dichiarato Coleen Moore coordinatrice dell’istituto di Addiction Recovery in Illinois.

“Questa legge non aiuta nessuno tanto meno le persone afflite da gioco compulsivo, crea solamente una barriera amministrativa” dice Keith Whyte direttore esecutivo del National Council on Problem Gambling (ncpgambling.org).

Insomma da tutte le parti del mondo, anche all’interno degli US stessi, le reazioni alla legge sembrano essere unanimi.