Tasse sul gioco online offshore in Gran Bretagna

Il Cancelliere del Ministero del Tesoro inglese, George Osborne, lo scorso 21 marzo ha tenuto un discorso sul budget nazionale, in cui ha affrontato diversi argomenti fra cui anche il discorso tributario riguardante i casinò online. La principale novità è che da questo momento in poi il gioco d’azzardo online in Gran Bretagna viene considerato geograficamente in base a dove viene effettuato, e non a dove ha sede l’operatore che lo offre, come in precedenza.

Questo significa che le leggi tributarie che lo regolano sono ora quelle della Gran Bretagna stessa, e non del paese in cui hanno sede i vari operatori. Un altro punto importante menzionato dal Cancelliere riguarda il fatto che gli operatori che offrono servizi di gioco d’azzardo in Gran Bretagna saranno ora soggetti a una licenza secondaria, nonché alla tassazione già menzionata.

L’intenzione da parte del governo inglese di implementare queste modifiche era nell’aria già da oltre un anno, quando il Ministero della Cultura, dei Media e dello Sport aveva iniziato una revisione globale delle leggi che regolano il gioco d’azzardo nel paese. Tuttavia, fino ad ora si era concluso ben poco, facendo dubitare delle intenzioni del governo di andare fino infondo. Dubbi però eliminati dal discorso del Cancelliere, che porta con sé numerose conseguenze per quegli operatori inglesi che avevano spostato le proprie sedi legali all’esterno per sfuggire al sistema tributario nazionale. Con la nuova legge non fa più differenza dove si trovino gli operatori: quello che conta è dove offrano i propri servizi. Al momento attuale, il 90% dei servizi di gioco d’azzardo online offerti in Gran Bretagna provengono da operatori con base all’estero, e i pochi operatori rimasti sul territorio sono in procinto di trasferirsi anch’essi all’estero. Con il nuovo sistema, invece, è probabile che la tendenza si invertirà, perché le tasse raggiungeranno gli operatori anche all’estero, rendendo inutile e infruttuoso un trasferimento.