Scommesse sulla Coppa del Mondo in Sud Africa

Scommesse sulla Coppa del Mondo: chi saprà scalare le cime necessarie a vincere l’altitudine? La prossima estate sarà fatto l’impossibile per vincere la Coppa del Mondo in Sud Africa. Ciò significa che dovrà essere guadagnato qualsiasi vantaggio possibile ed eliminato o almeno ridotto ogni fattore potenzialmente pericoloso. Uno dei più importanti problemi che dovranno affrontare tutte le nazionali in gara nella Coppa del Mondo è l’altitudine.

Con cinque delle nove città che ospiteranno l’evento ad oltre 1.000 metri dal livello del mare è un fattore che non può essere e non è stato ignorato. Brasile, Italia ed Inghilterra sono tra le diverse nazionali che hanno pubblicamente dichiarato la propria intenzione a volersi allenare prima del Mondiale in campi a grande altitudine.

Ma cos’è l’altitudine e perché è così importante? L’altitudine è la distanza verticale di un oggetto o di un luogo da un luogo conosciuto o da un dato valore, solitamente il livello del mare, e tanto cresce l’altitudine tanto diminuisce la quantità di ossigeno nell’aria. Se raggiungi una grande altitudine troppo velocemente o senza acclimatarsi succederanno due cose quasi immediatamente: il tuo respiro diventerà più veloce per aumentare la quantità di ossigeno che deve arrivare al sangue dai polmoni ed il cuore pomperà più sangue per aumentare il rifornimento di sangue ai muscoli.

Perché tutto questo interessa ai calciatori? Bè, naturalmente se c’è meno ossigeno che raggiunge i muscoli, respirerai più velocemente ed il cuore batterà più rapidamente, quindi il corpo si affaticherà prima rispetto al solito. Le partite non verranno giocate ad una altitudine tale da farci vedere i giocatori piegarsi con le mani sulle ginocchia dopo dieci minuti, ma sono sufficientemente alte sul livello del mare da renderlo un aspetto importante da prendere in considerazione per le nazionali in gara.

La FIFA ha considerato l’altitudine un fattore tanto significativo da introdurre per due volte divieti, solo per poi annullarli, di giocare partite internazionali ad una specifica altitudine sul livello del mare. Nel maggio 2007 ha annunciato che non sarebbero più state giocate partite oltre i 2.500 metri sul livello del mare, restrizioni che sarebbero poi state abbandonate a luglio dello stesso anno a seguito di forti pressioni dalle nazionali sudamericane interessate. Una simile restrizione fu stabilita per gli stadi a 2.750 metri sul livello del mare a dicembre 2007, per poi essere revocata a maggio 2008.

Se le nazionali più importanti con i giocatori impegnati nei maggiori campionati abbiano abbastanza tempo per acclimatarsi sufficientemente è una questione di congetture. La finale di Champions League si svolgerà il 22 maggio e i Mondiali l’11 giugno lasciando solo 19 giorni di preparazione, di cui i giocatori non vorranno spenderne tutti in allenamenti ad alta quota.

Forse ad avere successo saranno quelle nazionali che stanno prendendo misure estreme o quelle che sono già a proprio agio con questa prospettiva. È stato annunciato che i giocatori australiani dormiranno in tende appositamente progettate per quell’altitudine per i tre mesi precedenti la Coppa del Mondo, alcuni potrebbero sostenere che è una decisione estrema ma bisogna ammirare il loro desiderio di affrontare questo problema. L’Australia è data a 130,0 come vincitrice dei Mondiali.

Oppure sarà una squadra tra le più abituate per natura a trarre maggiore vantaggio dall’altitudine. Molte delle migliori squadre cilene giocano in stadi a grande altitudine ed il Chile ha battuto la Bolivia ed il Perù in altitudine nel torneo di qualificazione, un’impresa di cui nessun altra squadra sudamericana qualificata può vantarsi. Il Cile è dato a 60,0 per la Coppa del Mondo.

Ci sono ovviamente tanti altri fattori e questa Coppa del Mondo non sarà necessariamente vinta dalla squadra che si sarà preparata meglio ad affrontare l’altitudine. Comunque sarà persa dalle squadre che non si saranno preparate bene. Sul palcoscenico più grande di tutti questi sottili dettagli potranno fare la differenza tra successo e fallimento.