Solo il tempo ci potrá dire se la decisione di rimanere nel mercato in competizione con quello statunitense della Full Tilt Poker dará dei buoni risultati.
Certamente due avvenimenti recenti hanno incoraggiato la compagnia a prendere la decisione giusta; il primo é quello della decisione raggiunta il 30 marzo 2007 dal Dispute Settlement Body (DSB) della World Trade Organization che gli Stati Uniti non hanno seguito gli ordini ed i consigli dati dall’organizzazione, ed il secondo è quello del Comitato Servizi Finanziari di Barney Frank che ha sfidato la legge contro le scommesse (UIGEA).
Dall’entrata in vigore della UIGEA, Full Tilt è diventata la terza ditta di online poker mondiale. Ne l’approvazione della UIGEA, ne il ritiro della Neteller dal mercato Statunitense, sono riuscite ad avere un impatto sui tavoli poker della Full Tilt, e di conseguenza l’azienda è riuscita ad attrarre giocatori di calibro Europeo in cerca di grandi vincite.
Per sfruttare questo sviluppo oltre, la Full Tilt ha lanciato 17 versioni in lingue diverse del proprio sito, compreso le versioni in Tedesco, Olandese, Svedese, Turco, Polacco, Spagnolo, Francese e Italiano.
L’assalto del totale mercato Europeo, non è di certo una buona notizia per la William Hill e la Ladbrokes, che hanno notato di giá un intensificazione della competizione sul mercato Europeo del poker.
Quando la Ladbrokes ha rilasciato una dichiarazione preliminare dei risultati per l’anno terminato il 31 dicembre del 2019, questa ha rivelato che gli incassi lordi poker sono scesi del 2.7% a £40.3 miliardi, colpite dalla competizione in crescita, particolarmente in Svezia con il lancio ad aprile del 2019 del sito poker nazionale, che ha abbassato la somma scommesse da ogni giocatore del 26% e cioè a £227.
E quando la William Hill ha annunciato i risultati per le 52 settimane terminate il 26 dicembre del 2019 ha dichiarato che Poker e Casinó avevano avuto una seconda metá dell’anno abbastanza difficile dopo un inizio incoraggiante. Questi prodotti, ha detto l’azienda, sono stati colpiti dalla forte competizione, particolarmente dopo il ritiro di molti operatori dal mercato statunitense nel settembre del 2019, che ha colpito il sito poker e ha reso la competizione per clienti Europei piú intensa.
L’intesificazione della competizione esterna agli Stati Uniti è stata sentita anche dalla PartyPoker, con la dichiarazione della Partygaming che il poker Yield era sceso del 11% a giocatore fino a $17.7 (2005:$19.9). L’azienda ha dichiarato che; “Mentre la continua espansione verso nuovi territori aveva avuto un influenza positiva sul yield, questa è peró stata bilanciata dal numero di giocatori occasionali nei vecchi mercati e anche dalla perdita di alcuni giocatori d’alto calibro durante il quarto del 2019, quando il poker yield è sceso a $12.9 rispetto ai $19.4 del quadrimestre precedente.”
Con il leader PokerStars che stá anche operando 10 siti web multilingue, con la AbsolutePoker che ha promesso di sviluppare siti web multilingue e che sta creando una nuova strategia di mercato Europea, la battaglia per il mercato del poker Europeo è diventata molto piú agguerrita.