Uno studio condotto dalla University of Wisconsin indica che l’attivita del gioco online, qualunque esso sia, non è seguita esclusivamente da “adolescenti introversi” chiusi in camere buie e tagliati fuori da qualsiasi circolo sociale. Il gioco online infatti collega diversi giocatori tra di loro e crea “communities” in tutto il mondo.
Secondo lo studio, i giocatori di tutte le età si collegano per comunicare con amici, giocare, chattare e divertirsi attraverso l’utilizzo della banda larga. Dimitri Williams, docente universitario, dichiara che i giochi online sono il terzo luogo dove si socializza, subito dopo la casa ed il lavoro. Williams sottolinea che il senso di essere collegati l’uno con l’altro supera qualsiasi barriera geografica: “non è solo online che si sta sviluppando questo fenomeno ma anche le industrie che producono hardware e gli sviluppatori di software cominciano a riconoscere l’importanza del valore dell’elemento sociale nei giochi ed agiscono di conseguenza”.
Ci sono alcune aziende gaming che utilizzano l’elemento community anche nel marketing. Video Game Locker ad esempio, promuove la cooperazione tra giocatori come valida funzione sociale. “In questo modo nessuno si sente tagliato fuori ed anche i beginners riescono ad essere competitivi molto più velocemente” dice Greg Wolfe, che amministra il sito.
Insomma internet è il nuovo luogo dove socializzare, giocare, scambiarsi opionioni. Non c’è traffico, freddo, fumo, o biglietto da pagare se non la bolletta telefonica. Questo è il futuro e non ci sono oscuramenti, divieti o filtri che potranno arrestare la comunicazione globale.