Non si azzarda poker in Francia

In Francia il tribunale di Tolosa ha riconosciuto il poker in rete come un gioco non d’azzardo. Esattamente come in Italia c’è un forte dibattito sulla legittimità o meno del poker sportivo dal vivo fuori dai casinò. Nel 2019 quattro persone sono state arrestate per alcune partite clandestine di poker che prevedevano vincite in denaro. La Corte d’Appello di Tolosa si è espressa in questi giorni a favore dei players, assolvendo i quattro imputati e riconoscendo il poker come un gioco d’abilità e non d’azzardo. Con ogni probabilità la decisione sarà impugnata dalla Suprema Corte di Cassazione transalpina. Intanto si stanno cercando delle soluzioni per uscire dalla crisi profonda: si era pensato all’introduzione di nuove varianti per evitare il ritorno dei giocatori verso l’offerta illegale.

Al momento si può giocare solamente a Holdem e Omaha. Nel primo semestre il poker online francese ha fatto registrare una raccolta di 3,9 miliardi di euro, contro i 4,47 miliardi dello scorso anno. Questo calo arriva dopo un biennio già negativo, per questo l’Arjel starebbe pensando quindi di ampliare l’offerta di gioco introducendo tre varianti diverse: il Card Stud, il Triple Draw e l’Omaha a 5 carte. Attualmente, infatti, i nostri cugini francesi possono trovare online solamente il Texas Hold’em e l’Omaha a 4 carte. L’obiettivo primario del regolatore francese è quello di evitare ai giocatori la tentazione di ritornare verso un’offerta più attraente ma illegale. Già a luglio l’Arjel ha avviato discussioni con la nostra AAMS e con le autorità iberiche di regolamentazione, per creare le basi di un mercato comune con una liquidità condivisa.

Questa sarebbe un’ipotesi alternativa per permettere alle poker rooms online d’oltralpe di poter contare su guadagni più elevati. Un’iniziativa che però deve ancora affrontare le difficoltà del caso, su tutte la diversa tassazione nei vari Paesi citati. In molti si augurano comunque che tutto alla fine vada in porto. Questo lavoro sull’attrattività del mercato francese non deve distogliere l’attenzione dalla lotta contro le dipendenza da gioco e dalla protezione dell’etica sportiva”, ha affermato il presidente Jean-François Vilotte, il quale ha anche richiesto un dibattito parlamentare sul divieto o la regolamentazione delle lotterie gratuite sul web. Queste secondo Vilotte rappresentano gli stessi pericoli di qualsiasi altro gioco d’azzardo on-line.

Rimane ancora il problema della tassazione troppo elevata, poichè in Francia non viena applicata sul lordo, ma sul pot e quindi sul denaro effettivamente giocato. Il poker online francese deve combattere contro le pesanti tassazioni e nuove proposte di legge, ma i giocatori insorgono. A gettare benzina sul fuoco, una foto che immortala dei parlamentari proprio mentre giocano a poker online in orario di lavoro. Il poker online è quindi legale in Francia, ma si può solo giocare a Omaha e Holdem, quindi se andate lì regolatevi in questo modo.