News dal mondo dei giganti delle scommesse

Il gigante italiano Snai ha annunciato la propria rinuncia ad acquisire l’azienda rivale Cogetech, in seguito alla decisione del governo di multare pesantemente entrambe. L’accordo originale prevedeva l’acquisto da parte di Snai del 96% di Cogemat, per un costo totale di 140 milioni di euro, con ratificazione agli azionisti ordinari e straordinari. La Corte dei Conti ha però recentemente multato un totale di 10 operatori, fra cui Snai, la cui multa ammonta a 210 milioni di euro, e Cogitech, 255 milioni di euro.

Il motivo della multa è la mancata connessione da parte dei 10 operatori in questione delle proprie video lotterie (VLT) alla rete appositamente creata dall’autorità italiana AAMS. È stato presentato un appello, che in caso di successo riaprirebbe il caso, facendo tornare l’acquisizione sul tavolo delle trattative, “se le condizioni si dimostrassero favorevoli”, ha dichiarato Snai.

Andando all’estero, si nota che lo specialista delle scommesse WorldSpreads non naviga in buone acque ultimamente. Secondo i risultati dell’ultimo anno, è evidente che gli affari dell’azienda stanno andando peggio del previsto, e non si vedono accenni di miglioramento all’orizzonte. Una dichiarazione ufficiale recentemente rilasciata afferma che “La Commissione prevede un’ulteriore perdita nel corso dell’anno fiscale. Tuttavia, si imputano i risultati negativi a un insolito alternarsi di movimenti con i clienti, che si prevede torni su livelli normali nel prossimo futuro”.

Sebbene sia stato affermato che i due avvenimenti non siano correlati, non si può non pensare ad una conferma dei problemi che l’azienda sta attraversando di recente quando si sente delle dimissioni del direttore finanziario, Niall O’Kelly, che aveva lavorato per WorldSpreads per 8 anni. In seguito a questa catena di eventi, le azioni dell’azienda hanno recentemente raggiunto il loro minimo storico, con un calo del 18% in pochi giorni. Sembra passerà un po’ di tempo prima che gli azionisti tornino a mettere mano alle loro carte di credito. Ci auguriamo il meno possibile.