Meglio il lotto o le slot

Gli italiani non sono più dei grandi scommettitori, è quello che si ricava dagli ultimi conti fatti dal ministero del tesoro: lo scorso anno infatti i ricavi delle lotterie e dei giochi di slot hanno subito un calo importante di circa il 6% rispetto all’anno precedente. In particolare, il MEF afferma che le entrate relative ai giochi nel periodo gennaio novembre si riducono complessivamente del 6,3%, 798 milioni di euro in meno. Tra queste si evidenzia l’andamento positivo delle lotterie istantanee e delle entrate derivanti dagli apparecchi e congegni di gioco, mentre risultano in calo le entrate relative ai proventi del lotto. Dal 2003 al 2011 il Superenalotto ha perso un quarto delle entrate, Win for Life, il noto gioco di scommesse, ha subito un calo del 75%, le scommesse sui cavalli hanno perso un 20% degli introiti e addirittura anche il gettonatissimo Gratta e Vinci ha registrato un calo del 15%.

Tuttavia se le lotterie hanno perso il loro fascino sugli scommettitori italiani, non diminuisce il numero dei giocatori d’azzardo. Infatti si registra un aumento dei giocatori appassionati di video slot machine, videopoker, videolottery e in generale del gioco d’azzardo online, che garantisce una maggiore privacy e risulta agli utenti più rapido e facile. Solitamente non si puntano grosse cifre, ma spesso le puntate vengono ripetute molte volte nel corso della giornata. Pare che lo Stato, che aveva investito migliaia di euro in spot pubblicitari sul Lotto e i suoi derivati, non abbia ottenuto il ritorno economico sperato e che dunque abbia perso la sua scommessa. Infatti, da quello che si evince dall’ultima indagine, i nuovi giocatori e scommettitori italiani risultano invece più interessati ai video poker e ai video slot machine.

ll Lotto, e tutti i suoi derivati, è in caduta libera. Superenalotto ha perso dal 2003 al 2011 un quarto delle entrate, Win for Life addirittura il 75%: le scommesse ippiche sono scese del 20% e il Gratta e Vinci limita i danni perdendo il 15%. Il lotto è forse il gioco più in crisi, con 550 milioni di euro in meno rispetto al gettito dell’anno scorso. Perché? C’entra la concorrenza del gioco facile e rapido online, ma anche le vincite: il lotto restituisce in vincite il 45% della raccolta, i videopoker il 97%. Anche se si tratta di somme minime, che vengono subito rigiocate: nessuna svolta nella vita, solo la sensazione di aver vinto qualcosa una volta al giorno. In tutto questo, la salute degli italiani peggiora.

Poco meno di un milione di italiani gioca in modo francamente problematico, con problemi sul piano relazionale, familiare, sul lavoro. Infine sono 200.000 i giocatori patologici. Jarre sottolinea che la crisi accentua il problema, perché meno si ha da perdere più si è propensi al rischio, e soprattutto che l’aggressività dell’offerta di gioco è un fattore fondamentale della diffusione di questa patologia. Chiunque di noi dal mattino alla sera è bombardato da almeno 40-50 messaggi: radio, tv, banner su internet, giornali invitano in qualche modo al gioco nelle slot machines e nelle sale da gioco.