Non ci saranno altre proroghe: dalla fine dei gennaio partiranno le gare per le apertre delle nuove sale da poker Texas Holdem live, le partite nei circoli privati e nelle sale dedicate, nonostante si abbia provato posticipare il bando di sei mesi con emendamenti alla legge di stabilità. Mentre è passata la proroga fino a giugno per l’entrata in vigore della stretta sulle pubblicità dei giochi, prevista dal decreto Balduzzi tra le misure per contrastare la ludopatia. Il governo ha posto la fiducia sulla legge stabilità e domani, dopo il via libera di palazzo Madama, il testo tornerà alla Camera per la terza e definitiva lettura, che apre la strada alla chiusura della legislatura. Spot e gare per nuove sale.
Se sugli spot è ancora in corso una trattativa, che potrebbe portare a non inserire lo slittamento di sei mesi nel maxi-emendamento alla legge di stabilità, pare invece certo l’avvio delle gare per le sale per il poker sportivo. Il poker Texas Holdem dal vivo è stato congelato da oltre due anni per effetto di una circolare del ministero degli Interni. Ma per l’indizione delle nuove gare, ha precisato l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, manca l’approvazione di un regolamento che ne disciplini le modalità di svolgimento, che è al momento ancora oggetto di una riflessione sulla opportunità di introdurre questa tipologia di gioco che, per la prima volta, vedrebbe fisicamente interagire i giocatori, creando problematiche per i controlli sulla regolarità del gioco e per la prevenzione di eventuali fenomeni di riciclaggio.
La legge di stabilità, comunque, nulla dispone sull’apertura di sale da gioco hanno spiegato i relatori dopo le polemiche, in testa il ministro Riccardi mi sembra incredibile che in un momento di difficoltà economica del Paese, in cui tante famiglie si rovinano nella speranza di una vincita miracolosa, si approvino emendamenti per anticipare l’apertura di nuove sale da poker Texas Holdem. Anzi, si era proposto un rinvio delle gare poi stoppato anche perchè la Ragioneria generale dello Stato aveva segnalato alla commissione Bilancio che la proroga sarebbe stata onerosa per il Bilancio dello Stato, perché la mancata gara implica minori introiti.
Legge di stabilità, giovedì si vota la fiducia. La legge di stabilità, comunque, approda finalmente nell’aula del Senato al termine di un percorso in commissione Bilancio segnato dalla confusione e dai continui rinvii. Il tutto però non determinato tanto dalla volontà di far slittare l’approvazione per il poker Texas Holdem finale, quanto dal fatto che con l’inserimento nel testo del Milleproroghe, la legge è diventato un omnibus difficilmente gestibile sia dal governo che dai gruppi parlamentari. Non a caso il presidente del Senato ha negato che qualcuno volesse fare melina. Il governo ha posto la fiducia sul testo e giovedì, dopo il via libera di palazzo Madama il testo tornerà alla Camera per la terza e definitiva lettura, che apre la strada alla chiusura della legislatura.