Legge anti-gambling: Frist ci riprova

Anche se ad oggi i tentativi di Frist di far passare il ban non sono andati a buon fine, il senatore non sembra cedere. Fonti vicine alla casa bianca annunciano che Frist sta cercando nuovamente di far passare la legge insieme al Defense Authorization Bill (legge che riguarda operazioni militari americane).

Nel caso in cui la legge dovesse passare il trasferimento di fondi su conti per giocare online sarebbe considerato un crimine. A questo punto ancora non sappiamo se la legge includerà anche metodi di pagamento come Neteller, Firepay, e Citadel, i web-wallets più popolari in america.

Il modo in cui Frist sembra voler far passare il ban è sinceramente assurdo non solo perchè la richiesta viene legata ad una legge che non ha nulla a che fare con il gioco online ma anche perchè va espressamente contro le regole stabilite dalla World Trade Organization. Il WTO dice infatti che non si possono bloccare le entrate di un altro paese se queste rappresentano una parte importante dell’economia. Stiamo parlando ovviamente di paesi come Antigua, che fanno del gambling una delle fonti principali di reddito.

Gli USA hanno ribattuto che in ballo ci sarebbe una “questione morale” ma il WTO fa notare che se fosse una “questione morale” anche le corse dei cavalli e le lotterie nazionali dovrebbero essere incluse nella proposta di legge. Oltre a tutto ciò i politici americani sembrano non ascoltare il popolo visto che secondo un recente sondaggio il 90% dei cittadini si dice contrario al blocco del gambling online.