Le carte contro Paypal

Il commercio elettronico è cresciuto moltissimo negli ultimi dieci anni, e al momento su internet si può comprare qualsiasi cosa e qualunque servizio, dalle televisioni alle assicurazioni, dai viaggi agli abbonamenti. Un ostacolo alla diffusione del commercio elettronico è sempre stata la diffidenza, per la verità più italiana che anglosassone, nell’utilizzare la propria carta di credito divulgando i dati ad aziende e persone sconosciute, con il rischio che possano essere riutilizzate da malintenzionati per svaligiarci il conto. La Carta di Credito è nata molto prima del web: erano gli anni ’50 quando venne utilizzata come sistema per pagare al ristorante da qui il nome Dinners e consiste in un rettangolo di plastica che riporta alcuni dati essenziali che, se sottratti, possono essere riutilizzati sul web per acquisti a nostro nome.

Viene generalmente associata ad un conto corrente bancario in cui preleva in un dato giorno del mese i movimenti fatti il mese precedente. Esistono anche versioni prepagate o usa e getta, in questo caso l’erogazione di denaro per fare determinati acquisti avviene fino a quando la carta avrà disponibilità, questi due recenti metodi sono stati introdotti proprio per l’utilizzo on-line e danno di garanzia di sicurezza non essendo legati a conti attivi e con ampie disponibilità. Secondo il suo sito web, PayPal è il modo più sicuro per fare acquisti on-line perché il venditore non vedrà mai il tuo numero di carta di credito.

I dati vengono crittografati per una maggiore protezione contro le frodi e furti di identità e vi dà la possibilità di aggiungere denaro direttamente sul tuo saldo in modo da pre caricare tutta la disponibilità utile ad un singolo acquisto. La carta di credito nel web è accettata quasi ovunque, ed è una garanzia di veder subito eseguiti gli acquisti. È possibile dilazionare il pagamento al mese successivo o rateizzarlo. Gli enti emittenti delle carte di credito assicurano il nostro capitale dalle frodi, sempre che siano stati tempestivamente effettuati il blocco e la denuncia. Per contro è molto comune il furto dei dati della carta con tecniche di phishing, una tecnica con la quale l’aggressore finge di essere la banca o un famoso ecommerce, oppure più banalmente se lasciata incustodita al ristorante, può essere fotocopiata e poi riutilizzati i dati.

Il sistema offre le garanzie per riavere i soldi maltolti, ma è pur sempre una scocciatura dover fare blocchi, denunce e aspettare l’arrivo di una nuova carta di credito. PayPal è molto diffuso e offre un programma di protezione che tutela gli acquirenti che utilizzano il sistema e che possono aprire una contestazione nei 45 giorni successivi all’acquisto per ottenere il prodotto acquistato o aderente alla descrizione. La sicurezza del sistema è basato principalmente sulla password utilizzata, bisogna che sia univoca e non già utilizzata con altri servizi e ben custodita. Gli esercenti che utilizzano PayPal sono meno di quelli che accettano questo sistema di pagamento, ad esempio Amazon non la considera, quindi è alto il rischio di trovarvi di fronte un ecommerce in cui non potrete acquistare.