La svolta nella legalizzazione del gioco in Italia

La vera svolta nella storia della legalizzazione del gioco online in Italia, che ha permesso a tanti casinò online di offrire i propri servizi a noi utenti della penisola italiana, da Party Casinò a Vegas Club, è avvenuta con la legalizzazione delle scommesse interattive peer-to-peer su quote fisse (scambio di scommesse).

Ma ci sono stati anche diversi altri elementi importanti che hanno segnato il punto di svolta del gioco d’azzardo online del nostro paese. Vediamo quelli principali.
– La possibilità per gli operatori con base nei paesi europei, o anche quelli in altre giurisdizioni che però offrono i loro servizi qui da noi in Europa, di fare domanda per una licenza per il mercato del gioco d’azzardo in Italia, a condizione che rispettassero determinati requisiti e che trasferissero i loro server su territorio italiano.
– Nuova gamma di licenze, pensate per riorganizzare la rete di scommesse online e i centri scommessa tradizionali in modo da legalizzare il gioco d’azzardo sotto le stesse categorie, sempre sotto il controllo dell’AAMS, e sempre dietro pagamento di una quota unitaria per la licenza di 300.000€.
– La decisione di aprire il mercato cominciando da grossi operatori, già conosciuti sul suolo nazionale, come Betfair, Unibet, William Hill, 888, ecc.
– La legge finanziaria del 2007, che ha segnato un traguardo molto importante per il gioco d’azzardo online italiano. Secondo il documento ufficiale, “i giochi di carte sono considerati giochi di abilità, e sono organizzati in forma di competizioni come tornei, nei quali le puntate sono limitate dall’importo richiesto per l’iscrizione al torneo stesso”.

Quest’ultimo provvedimento aveva lo scopo di legalizzare i tornei di poker online. Il poker è stato così automaticamente dichiarato un gioco di abilità, e non di fortuna. Una simile distinzione è in via di dibattito in questi mesi negli Stati Uniti.