Italia, terra di giocatori

Italia terra di santi, navigatori, poeti e giocatori. Secondo la stima dell’Eurispes più di un italiano su due si dedica al gioco spendendo circa 300 euro all’anno a testa tra lotto, scommesse o casinò.

Una delle regioni che contribuisce a tenere alta la media è sicuramente la Sicilia dove la passione per il gioco non si limita alle grandi città ma ha contagiato anche centri di più piccole dimensioni.

Un esempio è Bagheria, a pochi chilometri da Palermo dove la spesa complessiva per le scommesse si aggirerebbe intorno al milione di euro al mese. Una delle più antiche agenzie può contare su 1.800 tesserati che effettuano giocate almeno una volta a settimana.

Secondo il rapporto “The Spanish Gambling Market – a Key Region for Future Growth” pubblicato dalla Research and Markets di Dublino, il mercato spagnolo del gambling, incluso il settore delle scommesse online, è quello che registrerà la crescita più alta. Si stima infatti che raggiungerà i 39 miliardi di euro entro il 2010. Alla base dello sviluppo la liberalizzazione del mercato.

L’operatore greco di lotterie e scommesse Intralot sta preparando un bando per la concessione dei terminali della video-lotteria in Polonia tramite l’operatore di lotteria polacco Totalizator Sportowy (TS). Intralot, che già possiede la società di scommesse polacca Totolotek, potrebbe spendere 76.8 milioni di euro in infrastrutture tecniche.

Il tribunale regionale di Celle, in Germania, con una sentenza a favore dell’agenzia nazionale di giochi Toto-Lotto Niedersachsen GmbH ha interdetto la televisione commerciale RTL dal trasmettere spot promozionali negli 11 stati della Federazione relativi ad operatori di gambling non autorizzati.

Ora le televisioni commerciali dovranno smettere di trasmettere gli spot degli operatori non autorizzati, ed in particolare del bookmaker austriaco bWin, che tanto aveva scatenato le ire degli operatori statali. (agicos/scommesse)