Abbiamo parlato in precedenza di Second Life, un mondo 3D dove gli utenti possono socializzare, proprio come nella realtà. Nel mondo di Second Life si può fare di tutto, dall’acquisto di una Coca Cola all’affitto di un’ escort virtuale, per dirlo rimanendo nei parametri di educazione ai quali siamo abituati. Udite, udite, ora su Secondo Life si può anche giocare al casinò!
Come sappiamo la legge americana mira a bloccare l’online gambling per favorire i casinò tradizionali, potranno però i nostri eroi vestiti da poliziotti virtuali combattere il gambling a 3 dimensioni?
Bella domanda. Nel frattempo c’è già chi ha provato il casinò virtuale di Second Life e dopo un inizio promettente si è trovato a perdere in 3 giorni 1,153 dollari americani l’equivalente di L$346,180 (Linden Dollars), la moneta utilizzata dagli abitanti di Second Life. Visto il cosiddetto “crackdown” delle autorità statunitensi ai danni del gambling online ci chiediamo come un casinò in un mondo a tre dimensioni possa essere controllato.
Forse è solo una questione di tempo e le autorità non si sono ancora rese conto di cosa sta accadendo nel mondo virtuale di Second Life dove c’è chi guadagna a palate come Ailin Graef diventata milionaria grazie ad un’agenzia immobiliare virtuale (leggi articolo).
Certo è che la Reuters e la IBM hanno già aperto degli uffici di rappresentanza a Second Life e scommettiamo che molto presto troveremo anche vigili del fuoco, polizia e finanza. Personalmente non siamo convinti di questa iniziativa di Second Life. Casinò tradizionali e virtuali, siti di scommesse e bookmakers sono sottoposti a rigidi controlli oppure oscurati nel caso non venga pagata una tassa “autorizzativa”.
Cosa succede invece al casinò di Second Life? Il mondo è virtuale ma i soldi si scommettono veramente senza nessun controllo.