A Las Vegas piace raccontarsi come se fosse la terra del sogno, dove tutti possono arrivare con qualche spicciolo in tasca e tornare a casa milionari. Per i più cinici c’è però un altro modo per ottenere un risultato simile, ovvero barare. Questa è la storia di chi ha provato in qualche modo a battere il casinò, di chi ci è riuscito, e di chi tutti i giorni lavora per impedirlo. Arnold Snyder di tutto questo ne sa qualcosa, lui che del blackjack è un’autorità, tanto da essere stato inserito fra i primi sette membri della Black Jack Hall Of Fame. Come racconta a The Verge, una volta Las Vegas era molto diversa: nel 1962, il Nevada era il solo Stato dove fosse consentito giocare ricorda si trattava di un business molto più piccolo, talvolta retto da personaggi ambigui, e di persone che cercavano di truffare le case da gioco ce n’erano parecchie.
Fino ad allora, però, erano stati i dadi ad attrarre la maggiore attenzione, ma poi di colpo tutto cambiò grazie ad un libro pubblicato giusto cinquant’anni fa: un libro che spiegava come la casa da gioco si potesse battere davvero, contando le carte del blackjack. Si trattava de “Beat the dealer”, scritto da Edward O. Thorp: Era ill primo libro di questo genere, e la gente si riversò nei casinò, facendo la loro fortuna. Adesso il conteggio delle carte non è più così diffuso, le case da gioco hanno preso le loro contromisure. Nonostante questo, l’attrattiva del tavolo verde sembra essere rimasta la stessa: il casinò detta le regole, ti fornisce tutto quello che serve per giocare e sembra quasi volerti dire, entra e prova a batterci.
Certo, non tutti si lasciano ipnotizzare dalle luci di una casa da gioco, ma secondo Snyder tutti hanno una parte interiore legata in qualche modo al gambling: Non si tratta di un vizio come il bere, del quale puoi decidere di fare a meno. Nella vita qualsiasi scelta è un azzardo: sposarsi, avere dei figli, perfino comprare un cane. Per vivere devi comunque cogliere delle opportunità ed assumerti dei rischi. A patto che questo non significhi cercare di truffare un casinò come l’Aria: in quel caso potreste imbattervi in Ted Whiting, responsabile della sicurezza, e come avrete bene presto modo di scoprire non si tratterebbe del genere di esperienza indimenticabile per cui siete voluti atterrare a Las Vegas.
Il fatto è che adesso nei casinò di Las Vegas, non è più facile barare come lo poteva essere una volta. E quindi, anche se avete le tattiche più astute possibili, ricordatevi che non appena entrerete in un casinò di Las Vegas, sarete sotto gli occhi di centinaia di telecamere. Contare le carte a blackjack ad esempio è illegale, e non appena qualcuno sospetta che lo state facendo potrebbe farvi allontanare dal tavolo, se non addirittura bandirvi dal casinò. andate quindi nei casinò di Las Vegas con l’intento di divertirvi, in modo tale che se non vincerete soldi non tornerete a casa delusi.