Al Pokerstars Caribbean Adventure, il torneo di poker cyberstud, ha avuto luogo anche il primo torneo di poker cinese, una variante molto popolare ormai tra i giocatori di tutto il mondo. Ha vinto il canadese Peter Jetten, e non sono mancati i commenti su questa iniziativa curiosa. Alle Bahamas è sbarcato il poker cinese! La PokerStars Caribbean Adventure ha infatti inaugurato l’annata del grande live internazionale con una piacevola novità: l’Open Face Chinese poker tournament. Oltre al Main Event e al Super High Roller, questa volta infatti c’era molta curiosità per questo nuovo torneo, che lancia una variante già molto popolare tra i giocatori di tutto il mondo. Un breve accenno allre regole: ognuno riceve 13 carte e cercare di formare tre combinazioni forti, due da 5 carte e una da 3 carte.
L’evento di poker cinese si è giocato ieri, prevedeva un buy-in di 2mila dollari e la possibilità di fare re-entry. Si è raggiunto un prizepool di 149mila dollari e a vincere è stato il canadese Peter Jetten, che ha intascato la bellezza di 52mila dollari. Il portale bluff.com ha raccolto le impressioni di alcuni pro che hanno partecipato a questo storico evento. Victor Ramdin spiega chiaramente che questo gioco è davvero come una droga! Tristan Wade l’ha scoperto alle WSOPE di Cannes qualche mese fa e dice che secondo lui tutti si ritengono bravi in questa specialità. Jason Mercier sostiene che è difficile da proporre in formato torneo, è meglio giocarlo come cash game, ma è carino da sperimentare per vedere se funziona. Per Shaun Deeb è molto strano, ha delle dinamiche interessanti, il torneo è stato fantastico ed è piaciuto a tutti.
Daniel Negreanu riflette: Devi sempre pagare al giocatore alla tua sinisitra e quando sei corto diventa importante, perchè devi stare attento ed essere sicuro di batterlo. Dan O’Brien invece non è entusiasta: Onestamente non penso che sia una grande idea, però è stato comunque divertente. È stato di sicuro un ottimo spot per il gioco. Precisiamo che PokerStars ha introdotto delle regole particolari per garantire lo svolgimento ottimale del gioco. Il dibattito più interessante riguarda le abilità richieste e la componente fortuna. Secondo Wade l’edge deriva soprattutto dal giocare in posizione, anche perchè il gioco è nuovo e non si sa molto sulla sua strategia. Secondo Negreanu invece l’edge deriva dalle conoscenze matematiche sulle probabilità della mani, per sapere quando essere aggressivi o conservativi.
Secondo Mercier la struttura è stata troppo veloce per permettere all’abilità di emergere. Per O’Brien infine favoriti invece sono quelli più veloci nel ragionamento, perchè del resto non esistono ancorao libri da leggere sul poker cinese. Pare insomma che questa variante di poker sia piaciuta alla maggior parte dei professionisti. Se non l’avete mai provata potete cercare di giocare nei siti che offrono la versione di prova gratuita, e vedrete che vi divertirete tantissimo anche voi. Non abbiate paura, sicuramente ci sono dei siti che non vi chiedono soldi per provare la loro versione.