Gli Stati Uniti e le scommesse online

E’ difficile scrivere un editoriale sulla politica del governo degli Stati Uniti rispetto alle scommesse online e su come si collega con il loro atteggiamento ipocrita, arrogante e inaffidabile nel WTO senza sentirsi il sangue bollire, ma ci sono buone notizie all’orizzonte. La Cina e l’Unione Europea sembrano stare dalla parte di Antigua su questo argomento e potrebbero anche imporre sanzioni agli Stati Uniti.

Prima facciamo un quadro di ciò che è accaduto in questi anni nel WTO. Gli Stati Uniti amano usare il WTO quando è utile ai loro scopi, come usano anche le altre istituzioni internazionali. Quando il WTO è in disaccordo con le posizioni americane allora semplicemente lo ignorano, in pratica deridendo l’intero processo.

Il governo degli Stati Uniti ha una posizione apertamente ipocrita verso le scommesse online. Dichiarano che sono immorali e che hanno bisogno di proteggere i loro cittadini dalle scommesse su internet, ma hanno costruito enormi “ippodromi” per i siti americani di corse dei cavalli. In questo modo puoi scommettere online sulle corse dei cavalli, basta che usi dei siti con sede in America.

Antigua è convinta che questo sia palese protezionismo. La Sportsbooks che ha sede nella piccola nazione vorrebbe offrire scommesse sulle stesse corse dei cavalli ai clienti americani, ma non può competere perchè le società offshore sono vietate. Come possono gli Stati Uniti difendere questa politica?

La risposta più facile è che non potrebbero. Hanno perso la causa contro Antigua e hanno semplicemente ignorato la sentenza dichiarando che era stata formulata in maniera ambigua. Quindi Antigua ha fatto di nuovo un esposto presso il WTO e in aprile è stata emesse una sentenza definitiva: Gli Stati Uniti hanno violato in modo flagrante il trattato del GATS che lega tutti i membri del WTO. Questo è il General Agreement on Trades Services (Accordo Generale sul Commercio di Servizi). Lo stesso trattato che gli Stati Uniti hanno sventolato in faccia alla Cina quando è iniziata la disputa sulle licenze, giusto un esempio di quanto sia prezioso il GATS per gli Stati Uniti.

Quindi come hanno risposto gli Stati Uniti alla sentenza? Hanno ritrattato il loro impegno nel GATS! Non rispetteranno più il GATS per quanto attiene ai servizi di scommesse. Piuttosto sceglieranno quali parti del GATS rispettare, e ancora più importante quali parti sia attendono che le altre nazioni rispettino.

Ma Cina e Unione Europea sanno che se appoggiano Antigua su questa questione allora possono anche imporre sanzioni agli Stati Uniti e basarsi sulla superiorità morale quando nascono disaccordi sul GATS. Il vero problema è che gli Stati Uniti hanno preso in giro il WTO, proprio come deridono le Nazioni Unite o la Banca Mondiale e qualsiasi altro aspetto delle relazioni internazionali a cui potete pensare andando indietro agli ultimi 8 anni.

L’America è al di sopra della legge, sopra tutte le altre nazioni e non legata alle stesse regole e trattati di queste nazioni. L’accordo di Kyoto? Non si applica all’America. La sovranità delle altre nazioni? Non si applica all’America. E la lista continua.

Il risultato finale, tuttavia, è che se le altre nazioni lavorano accanto Antigua in questa battaglia, gli Stati Uniti dovranno retrocedere rispetto alle scommesse online. La situazione attuale è chiaramente protezionista e viola le leggi internazionali. Forse ci vorrà qualche anno ma verrà il momento in cui il settore delle scommesse si baserà sugli stessi principi del libero scambio che sembrano così cari agli Stati Uniti.