Gambling, lobbies e FBI

Il Super Bowl è sicuramente uno degli avvenimenti più famosi nell’ambito sportivo americano. Ovviamente i bookmakers aspettano questi occasioni per incamerare grosse cifre in scommesse. Tutto ciò ci porta a fare delle considerazioni sulla difficile relazione tra il gambling ed il governo degli Stati Uniti.

Allora, scommettere nei casino indiani è ammesso. Scommettere in Nevada e New Jersey anche. Per non parlare delle lotterie statali. Insomma fino a quando il governo ci prende qualcosa va benissimo scommettere sui Bears oppure i Colts.

Ma non vi azzardate ad utilizzare i vostri Blackberry o Laptop per visitare un sito offshore, per carità! Se provate a farlo offendete la lobby del gambling “legittimo”, vero Aams? E’ ora di farla finita con queste leggi secondo le quali tutte le persone associate a questo business sono viste come criminali, vero FBI?

Si,ci sono delle persone che hanno problemi legati al gambling, ma la maggior parte dei giocatori vuole solo divertirsi. Allora vietiamo anche il consumo di Chianti perchè alcuni ne bevono troppo. Invece di aiutarli cosa fa il governo? Ti dice, giocare qui va bene, giocare lì no.

Sapete che secondo il The Wall Street Journal chi ha beneficiato maggiormente della UIGEA, (gaming ban americana) sono i bookmakers locali ed i siti truffaldini? Infatti chi vuole piazzare delle scommesse su qualche partita del football americano ha paura che il suo IP address sia registrato dall’FBI ed è cosi costretto a scendere in strada ed affidarsi a “bookies” in nero.

Spiegateci come tutto ciò può migliorare la situazione. I cittadini vogliono scommettere utilizzando il pc e spedere i propri soldi dove vogliono, siamo in una società libera o no?