Famoso promotore del poker passa la mano

Thomas Austin Amarillo Slim Preston Jr, un campione di Texas Holdem i cui stile sfacciato, la parlata veloce e l’amore per i riflettori, hanno aiutato a espandere l’attrattiva professionale del gioco e ha fatto di lui un personaggio famoso, è venuto a mancare all’età di 83 anni. Il figlio di Preston, Bunky Preston, ha rivelato che è mancato domenica per un cancro al colon, alla casa di cura in cui si trovava. “Ha giocato a poker fino alle fine”, ha raccontato il figlio alla stampa.

Il soprannome “Amarillo Slim” gli è stato assegnato quando giocava a biliardo, e con il suo cappello da Cow Boy e la parlata lenta del sud, sarebbe stata la persona più appropriata per giocare in un saloon del Vecchio West. I risultati ottenuti da Amarillo Slim al tavolo da poker erano reali, e la sua vincita nel 1972 alla World Series of Poker di Las Vegas lo hanno aiutato a diventare un ambasciatore ufficiale del gioco. Non sempre il miglior giocatore al tavolo, Preston nonostante tutto andava sempre alla ricerca dei riflettori.

Mentre molti dei suoi amici giocatori di poker professionisti ai tempi preferivano rimanere riservati, Preston ha partecipato anche a molti programmi televisivi. “Era uno degli uomini più interessanti del mondo”, ha detto Bunky Preston. Amarillo Slim ha scritto e partecipato alla stesura di molti libri sul poker e su se stesso, ed è stato introdotto nella Poker Hall of Fame nel 1992.Nonostante non fosse così bravo a giocare, Preston cercava sempre di spiccare e ci riusciva quasi sempre grazie alla sua parlata texana lenta. L’auto proclamato “miglior giocatore d’azzardo del mondo” era nato a Johnson, precisamente ad Ark. La sua famiglia si è poi trasferita in Texas, stabilendosi ad Amarillo.

Si dice che sia stato condannato per aver molestato una ragazzina di 12 anni, e nel 2004, all’età di 75 anni, sia stato obbligato a 3 anni di libertà vigilata con una multa di 4000 dollari. Si è dichiarato colpevole per proteggere la propria famiglia. “Sarebbe stato molto semplice vincere per me” ha rivelato “ma non volevo che la mia famiglia fosse portata in corte. Non volevo che la mia nipotina di 12 anni dovesse alzarsi a testimoniare davanti a centinaia di persone”. Il campione di Texas Holdem ha partecipato ai servizi sociali per l’esercito e intratteneva le truppe alla fine della seconda guerra mondiale improvvisando delle estrazioni con vincite, ha ricordato il figlio.