Eliminiamo le censure gioco sicuro

Il gioco d’azzardo su internet sta continuando ad espandersi in tutta Europa, e sta generando dei fatturati da miliardi di euro e sta attraendo sempre più giocatori. Fra tre anni le entrate del gioco d’azzardo sicuro attese saranno circa di 13 miliardi di eurp contro i 9,3 miliardi di due anni fa, con una crescita del 40%. Quasi 7 milioni sono, invece, i cittadini europei che affollano le piattaforme di gioco sicuro online. Numeri importanti che da anni hanno imposto il fenomeno all’attenzione delle istituzioni UE ed ora al centro della Comunicazione che la Commissione UE ha trasmesso al Parlamento per segnalare che, pur non ritenendo ancora opportuno, varare una disciplina uniforme della materia, è urgente adottare, almeno, un piano di azione comune in tutti i Paesi.

Uniformare le legislazioni nazionali, potenziare la cooperazione amministrativa e l’applicazione effettiva della legge gioco sicuro, tutelare i consumatori, specie appartenenti alle categorie più deboli. Tutte preoccupazioni, naturalmente, legittime e condivisibili, così come legittime e condivisibili sono le ricette proposte dalla Commissione per porvi rimedio. È tuttavia elevato il rischio che è, in alcuni casi già reale che taluni strumenti elaborati a livello nazionale per prevenire e limitare talune derive del gamblig finiscano con l’incidere negativamente su talune libertà fondamentali dei cittadini dell’Unione Europea. La stessa Commissione se ne mostra consapevole la stessa Commissione che, infatti, nella comunicazione scrive: Le misure d’esecuzione efficaci, quali la limitazione dell’accesso ai siti web che offrono servizi di gioco d’azzardo non autorizzati o il blocco dei pagamenti tra giocatori e operatori non autorizzati, offrono determinati vantaggi ma possono anche comportare inconvenienti.

Queste misure richiedono una valutazione attenta alla luce della tutela dei diritti e delle liberta fondamentali. Se tale scenario gioco sicuro e le sue possibili evoluzioni nel nome del gioco online sicuro, preoccupano la Commissione, la quadrature du net, l’organizzazione della società civile francese da sempre attenta alla tutela delle libertà fondamentali online, lancia un autentico grido di allarme affinché si eviti il rischio che con l’alibi di difendere i giocatori, si restringa la libertà di informazione bloccando l’accesso a contenuti leciti. Allarme condivisibile ed attuale anche nel nostro Paese dove, come è noto, la vigente disciplina riconosce all’Agenzia Autonoma dei Monopoli di Stato il compito di vigilare sul gioco d’azzardo online, riconoscendole, addirittura, il potere unico nel nostro Ordinamento di compilare una lista nera di siti in relazione ai quali ordinare agli internet service provider, di renderli inaccessibili agli utenti italiani.

Il ruolo dell’AAMS nella vigilanza del settore ed i poteri riconosciutile, meriterebbero un ripensamento: l’Agenzia gioco sicuro non è un’Autorità giurisdizionale e indipendente capace di garantire un adeguato giusto bilanciamento tra contrapposti diritti e libertà e, soprattutto, non è un soggetto imparziale dati gli enormi interessi economici che ha nel mercato del gambling online. Istruttivo, al riguardo, quanto di recente accaduto in Israele dove un Tribunale ha deciso che la polizia non può vietare ai fornitori di servizi Internet di bloccare l’accesso a siti di gioco sicuro esteri che offrono poker online.