Corte del Kentucky da ragione ai siti

Alla fine, lo stato del Kentucky ed il suo governatore, Steve Beshear, potranno prendersela con un avversario troppo forte per loro. E non parliamo degli avvocati dei 141 siti di gioco d’azzardo online, ma della Costituzione dello stato dove vivono. La Corte d’Appello del Kentucky si è espressa a favor dei siti di gioco d’azzardo online 2 a 1. Ma quello che dice la decisione è ancora più importante della decisione stessa.

“Indipendentemente dalla nostra opinione sull’opportunità di regolamentare o criminalizzare i siti di gioco d’azzardo su internet, l’assemblea generale non ritiene di dover emendare la leggere per includere i nomi dei domini all’interno della definizione di “dispositivi” di gioco d’azzardo”, ha dichiarato la corte. La decisione permette a tutti coloro che fanno affari su internet, di qualsiasi tipo, di tirare un sospiro di sollievo. Inoltre le 13.000 persone che in Kentucky giocano online, possono tornare a godere del loro svago preferito senza dover temere l’intervento del governo.

Il giudice che si è espresso a favore di Beshear e dello Stato è il Giudice Michael Caperton. Egli crede che i nomi dei domini siano una parte del meccanismo di gioco. Questo grande dispositivo include: i nomi dei domini ed i computer, quindi i domini dovrebbero essere considerati parte integrante del gioco d’azzardo. Gli altri due giudici non vedevano le cose dallo stesso punto di vista. “Siamo convinti che la prima corte abbia sbagliato nel concludere che i domini possono essere considerati dispositivi di gioco,” ha scritto il giudice Michelle M. Keller.

Il giudice Jeff Taylor è andato anche oltre, dichiarando che lo stato non dovrebbe pensare alla confisca dei nomi dei domini, poiché non ci sono stati reati. Un altro duro colpo per lo stato è stata un’ulteriore decisione della Corte d’Appello che stabilisce che non potranno esserci future udienze sul tema presso una corte del circuito Franklin. Lo stato ha ora due possibilità, può andare in appello presso la Corte Suprema o può riscrivere la definizione di “dispositivo di gioco”. Non è stata ancora decisa quale via intraprendere.

“Vogliamo prenderci un po’ di tempo per rileggere la decisione della corte. Non abbiamo ancora deciso se ricorrere in appello presso la Corte Suprema,” ha detto Jay Blanton, portavoce del governatore Beshear.