Antigua perde la scommessa

ST. JOHN’S, Antigua and Barbuda – Susan Foderingham è una delle tante persone che hanno cambiato vita grazie al gaming online. La 35 enne, single mother, ha triplicato le sue entrate, comprato una nuova auto e mandato suo figlio a scuola privata.

Putroppo il suo lavoro allo Sports Off Shore Betting Center scomparirà presto – per colpa della nuova legge anti-gambling americana.

Più di 3000 persone nelle isole di Antigua and Barbuda, il 10% della forza lavorativa, hanno perso il lavoro dall’inizio degli anni 90 cioè da quando i politici americani hanno iniziato la guerra al gambling. Antigua ha risposto agli USA con leggi più restrittive ma la maggior parte dei business hanno deciso di spostarsi in Costa Rica.

“Perchè gli Stati Uniti prendono di mira delle piccole isole? non facciamo male a nessuno” dice la Foderingham, dimenticandosi forse di Cuba. “Non riesco proprio a capire la mossa dei politici americani – si può scommettere su 42 lotterie nazionali, corse dei cavalli – hanno la capitale mondiale del gioco d’azzardo a Las Vegas”. Su questo siamo d’accordo con Susan.

Pensate che solo il 4% degli americani gioca online – secondo uno studio della American Gaming Association. Il 25% ,cioè 75 milioni di americani, visita i casinò tradizionali una volta l’anno. Ovviamente i politici hanno notato il veloce progresso delle scommesse online e non hanno avuto altra scelta che bloccarlo, per non rischiare di perdere troppi dollari.

Ora hanno tutto il tempo di legalizzare il gioco d’azzardo online all’interno degli stati in modo da sviluppare nuove Las Vegas online e intascare gli introiti.